Ponte di San Martino costituiva un tempo l'unico punto d'accesso alla città da Forlì.
La strada ''Sancti Martini'' è citata in un documento del 1343 come denominazione della Chiesa omonima, poi soppressa nel 1810. Sotto al Ponte scorreva il fiume Savio fino al sec. XIV, e lo ricorda Dante quando nella Commedia scrive di Cesena ''quella a cui il Savio bagna il fianco''. Il letto fu poi deviato verso ovest, perché le acque fluviali, penetrando nel colle vicino, causarono una frana che impedì lo scorrere del corso. Il fiume Savio venne quindi spostato ad ovest, dove scorre ancora oggi sotto al Ponte Vecchio. In seguito questa zona fu un quartiere abitato da famiglie molto povere e sotto le arcate furono costruite le loro misere case, con stalle e pagliai. La Porta Fiume è ricordata nei documenti fin dal 1371 come ''la Porta del fiume ad ovest della città''.
Perchè è un ponte senza fiume, nè altri corsi di acqua vi passano vicino, anzi sotto le arcate antiche, oggi ci sono curati giardini e tanto bel verde e si rincorrono stretti passaggi e sentieri.
Sempre
Ogni stagione dell'anno.
Non presenta difficoltà alcuna, anche se le stradine sono strette e alcune ripide. Il Ponte è isola pedonale così si può passeggiare, tranquillamente lontano dal traffico.
Nelle vicinanze ci sono alcuni locali caratteristici che offrono buoni piatti, buon bere e buona musica, ci sono osterie, bar, pizzerie pasticcerie; poi c'è il mercato che si tiene due volte alla settimana (mercoledì e sabato).
Per tutti.
Nelle vicinanze ci sono alcuni locali caratteristici che offrono buoni piatti, buon bere e buona musica, ci sono osterie, bar, pizzerie pasticcerie; poi c'è il mercato che si tiene due volte alla settimana (mercoledì e sabato).
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