Pieve di Montesorbo

Risale forse al VIII secolo, e nei corso dei secoli ha visto vari rifacimenti, come quello del XII secolo. La pieve nell'Alto Medioevo ebbe grande rilevanza: la valle del Savio era una frequentata via di comunicazione in epoca bizantina, e la presenza di una pieve o di una abbazia con annesso un hospitale era di vitale importanza per i pellegrini che si recavano a Roma. L'esterno è in pietra e laterizio; la facciata, impreziosita da antichi marmi di recupero, ed i muri esterni si devono a lavori di restauro della fine del XVII secolo. È soprattutto l'interno che fa della pieve di Montesorbo una testimonianza artistica e architettonica del tutto singolare, con elementi di grande interesse come l'acquasantiera del II secolo d.C., le epigrafi medievali sulle pareti, i diversi ordini e tipologie di colonne al suo interno, che ne testimoniano la complessa storia. Il reperto artistico più singolare è quello che ci mostra una mano, un volto e una croce, simbolo che forse serviva a identificare la chiesa come luogo di preghiera e di ristoro.

Collocata su un poggio che domina sereno e solitario, nel'area della Pieve ? uno dei più importanti monumenti religiosi della zona ? si respira un'aria di grande intensità e raccoglimento.

Nel week end.

Apertura annuale.

Tanta voglia di scoprire e un abbigliamento comodo, per avvicinarsi alla Pieve camminando, come gli antichi pellegrini.

Chi vuole raccogliersi in un luogo di intensa spiritualità, e per gli appassionati di storia antica e di arte sacra.

Nel territorio di Mercato Saraceno si trovano diversi ristoranti e agriturismi. Inoltre, lungo la strada fra Mercato e Montesorbo si può approfittare per una tappa a Montesasso, sede di un antico castello, Castrum Montis Saxi, oggi riconoscibile solo in parte. Nella chiesa parrocchiale si può ammirare un crocifisso ligneo della seconda metà del XV secolo, influenzato dall'arte toscana del primo Rinascimento.