Il Palazzo Ghini situato in Corso Sozzi a Cesena fu realizzato intorno al 1680 dall'architetto cesenate Pier Mattia Angeloni su commissione dei fratelli Giacomo Francesco e Alessandro Bruno.
In seguito ad una divisione tra eredi, Monsignor Ghino Ghini, uno dei personaggi più in vista della cultura cittadina tra '800 e '900, riuscì ad acquistare l'intera proprietà del palazzo. Egli diede al palazzo la connotazione di residenza ecclesiastica e lo donò all'Ordine dei Gesuiti cesenati, che, secondo la sua volontà, vi stabilì la propria sede dal 1942 al 1962 e vi aprì una scuola apostolica. Ora il palazzo appartiene alla Curia.Piuttosto massiccio, ha gli spigoli in pietra d'Istria. Qui sono allocate anche gli stemmi pontifici di Papa Pio VI. All'interno vi è un cortile con un bel loggiato a tre ordini, con colonne in pietra bianca ai due inferiori, dal quale è possibile vedere frontalmente la Biblioteca Malatestiana. Lo scalone conduce ad una loggia ornata da quattro statue di Francesco Calligari (Minerva, Cerere, Gloria e Marte); da qui si accede al grande salone d'onore, caratterizzato dal ciclo pittorico di Giacomo Bolognini, realizzato tra il 1719 e il 1721. Sono presenti tuttora, dono ufficiale e personale dei Papi Pio VI e Pio VII parenti stretti della famiglia, i busti marmorei raffiguranti gli stessi Papi e per cui i due Sommi Pontefici avevano posato.
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